cba

Dizionario INGLESE - CINESE

 


 
www.

Creative Commons License
CinaOggi è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

network




 

 

Web www.cinaoggi.it
Home > Economia >

Google autocensurato in Cina? La scoperta dell'acqua calda

30 gennaio 2006 - Vi sono certe notizie che balzano agli onori della cronaca che sono sostanzialmente delle non notizie. Ultimamente non si parla d'altro dell'esordio di Google.cn e della conseguente autocensura nei confronti del governo cinese. In realtà quanto si è scritto nelle ultime settimane è sostanzialmente falso, dato che Google opera con una versione in cinese del suo motore di ricerca già dal 2000 (e non solo a beneficio degli utenti di Taiwan e Hong Kong naturalmente). Nel 2002, Google subì il famoso black out per non essersi sottoposto alle rigide direttive del governo cinese. La cosa fece molto rumore in tutto il mondo, ma oggi sembra essere totalmente dimenticata.

Non solo: nel 2004 Google era utilizzato come motore di ricerca predefinito "solo" dal 28.9% degli utenti cinesi, a fronte del 48.2% del concorrente sino - americano Baidu (1). Per rafforzare la sua presenza nel mercato asiatico Google ha acquisito una quota minoritaria di Baidu con un'operazione da 10 milioni di dollari. Già dagli inizi del 2005, come molti utenti stranieri in Cina avranno potuto notare, le ricerche fatte dal suolo cinese riguardanti non solo argomenti scomodi, quali Tiananmen, Falungong e l'indipendenza di Taiwan, spesso e volontieri non portavano ad alcun risultato, e dopo un pò il celebre motore di ricerca americano cessava misteriosamente di funzionare. Il che vuol dire che Google è già abbondantemente censurato da più di un anno. Tra l'altro molti commentatori occidentali hanno parlato completamente a sproposito della censura in internet, dato che ignorano totalmente il funzionamento del sistema di filtraggio dei contenuti della rete in Cina, che avviene a livello regionale, e non nazionale. In realtà molti siti risultano irrangiungibili solo da alcune regioni e non da altre. Ciò che accade a Pechino, non è detto che accada a Guangzhou. Oltretutto le maggiori città spesso e volentieri sono degli osservatori speciali e centri di sperimentazione per le autorità cinesi, per cui la somma che si può ricavare da questi posti è spesso illusoria. Non basta provare a fare tre ricerche su hot topic da Pechino per giungere a delle conclusioni sulla veridicità ed efficacia o meno della censura in Cina.

Matteo Damiani

Note

1 Ma cos'è Baidu? Baidu, a discapito di quanti possano pensare, non è una società cinese (dato che è registrata nelle Isole Cayman) e non nasce neppure in Cina, ma in California, laddove vengono pensate le più grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi trent'anni: la Sylicon Valley, dalle menti di Robin Li e Eric Xu e da un consorzio di finanziatori cinesi e di Sylicon Valley. La sede operativa naturalmente è situata a Pechino.