2 marzo 2007 - Giovedi' il portavoce del Ministro degli Esteri Cinese Qin Gang ha respinto la cosidetta teoria della "Minaccia Cinese", dicendo che chiunque puo' capire e riconoscere che la politica estera della Cina "non rappresenta una minaccia".
Qin ha detto durante una conferenza stampa che la Cina ha sempre anelato lo sviluppo pacifico e mai l'egemonia, perseguindo politiche aggressive i interferendo negli affari interni di altre nazioni.
Il portavoce ha poi detto che la Cina sostiene il multilateralismo e la cooperazione internazionale, mantenendo come punto fermo il principio per cui le dispute internazionali dovrebbere essere risolte attraverso negoziazioni pacifiche, evitando il ricorso alle armi quando possibile.
In risposta alle critiche per cui gli investimenti cinesi per la difesa non sarebbero del tutto trasparenti, Qin ha argomentato: "Quale sarebbe la vostra reazione se il vostro vicino continuasse a spiare attraverso una fessura della porta ed urlasse "Apri e fammi vedere dentro!" chiamereste la polizia?"
Lo scopo della Cina, mantenendo un certo livello di potere di autodifesa, e' quello di difendere la sovranita' nazionale e l'integrita' territoriale, non quello di espandersi oltremare.
Qin ha anche detto: "La Cina aderisce ad una politica per lo sviluppo pacifico ed aspira ad una pace duratura in una societa' armoniosa e prosperosa. Questo e' quanto ha permesso alla Cina di guadagnare la fiducia e l'amicizia di numerosi paesi nel mondo".
Gli investimenti cinesi per la difesa sono bassi se rapportati a quelli di altre nazioni, ed in particolar modo a quelli delle maggiori potenze. Secondo il documento circa la Difesa Nazionale della Cina, emesso nel Dicembre 2006, gli investimenti militari della Cina nel 2005 sono stati pari a 247 miliardi di RMB (32 miliardi di dollari americani), corrispondenti al 67% degli investimenti giapponesi e soltanto al 6% delle spese militari americane.
Fonte: Xinhua